________________________________ non cucino, gioco: something about me ________________________________

domenica 31 ottobre 2010

LE DITA DEGLI ORCHI
Anniversario della mia prima infornata





















Esattamente un anno fa infornavo i miei primi biscotti: le dita della strega.
Convocai due care amiche dicendo di portare mannaia e grembiule da macellaio e quando scoprirono le mie intenzioni, sulle loro facce comparve un'espressione tra il perplesso e il divertito...
In fin dei conti non avevo mai infornato nulla e capivo bene la loro sorpresa...

Non solo una delle mie passioni è cominciata scoprendo il lato grottesco, divertente e dissacrante delle cose... le dita della strega facevano a caso mio. E poi quelle belle foto sui blog erano così coinvolgenti!!
Fatto sta che da lì mi dissi: ma è così facile fare i biscotti?? E a cascata si susseguirono tutta una serie di prove e pastrocchi che mi portarono alcuni mesi fa ad aprire questo spazio.
Quindi avete capito bene: non so cucinare. Mi diverto a intrugliare con risultati a volte sorprendenti e volte meno.
E finchè sarà così mi divertirò e la parentesi culinaria non si chiuderà.

Per le dita degli orchi mi sono divertita non poco... Ero partita per fare le semplici dita della strega, ma (forse troppo lievito??) quando le ho sfornate erano talmente cicciotte da non poter affatto ricordare quelle di una rinsecchita megera.
Ma quelle di un orco sì... :)
Da lì, non so bene come, mi è venuto in mente che... se avessi usato del colorante per... e della glassa per...!
Ed ecco a voi, signori, le dita degli orchi!!
Ammetto che miscelando colori e zuccheri per creare purulente vesciche, ridacchiavo da sola nel silenzio della casa, accompagnata solo dal ticchettio della pioggia fuori. Il che è stato abbastanza schizoide, in effetti... mancava solo che mi mettessi a urlare: si... può... fareeeeeeee!! seguita da tuoni e fulmini e risata stramboide...

Ma passiamo alla ricetta (quella di Giallo Zafferano) che è, come ho detto, quella che mi ha fatto scoprire questo stimolante mondo.

Ingredienti:
280 gr di farina 00
100 gr di zucchero a velo
100 gr di burro
1 uovo
1 punta di cucchiaino di polvere di vaniglia (o vanillina o quel che usate)
1 cucchiaino raso di lievito

Per decorare:
mandorle pelate
colorante alimentare
1 cucchiaio di zucchero a velo
1 cucchiaino d'acqua

-Passare al mixer tutti gli ingredienti tranne l'uovo, come a fare una comunissima pasta frolla.
-Versare il composto sabbioso in una terrina e amalgamare l'uovo con le mani.
-Proseguire l'impasto su una spianatoia finchè non sarà liscio.
-Ricavare dal panetto un paio di dozzine di palline che andremo a modellare in tanti piccoli bastoncini nodosi.
-Innestare sulla punta di ogni bastoncino una mandorla e con l'aiuto del dorso di un coltello fare delle fossette all'altezza della falangi per creare le nocche.
-Infornare in forno preriscaldato a 180° per una ventina di minuti, sfornare e fare raffreddare.
-Quando le dita saranno fredde procedere alla decorazione mescolando tutti e 3 i colori primari (giallo, rosso e blu) e creare un bel color palude.
-Preparare una glassa non troppo molle con zucchero e acqua, prendere un pennellino per il colore e un cucchiaino per far colare le gocce di glassa e via... buon divertimento!
Mi sa che però l'effetto è un po' troppo oRèndo!! :D

Dedico questa ricetta a tutti voi che siete una fonte di ispirazione continua e ne approfitto per scusarmi per l'assenza e qualche mancata risposta, ma densi impegni lavorativi mi hanno tenuta lontana dal mio e dai vostri blog. Da domani tutto dovrebbe tornare alla normalità e tornerò con piacere a sbirciare nelle vostre cucine! A presto e buon Halloween! :D

venerdì 8 ottobre 2010

IL MONOCOCCO
Pane e Cantucci

Domenica scorsa mi sono recata alla fiera franco-italiana di Oulx.
Una scusa come un'altra per fare un giro in moto (con lavata al ritorno... mi sa che la stagione per le due ruote qua al nord volge al termine...) e per fare il pieno di prodotti di confine.
Il bottino è stato soddisfacente e le borse da moto ancora ringraziano per aver loro fatto conoscere gli effluvi delle tome stagionate, l'aroma dei salami al tartufo e alle erbe, la terra delle patate viola e via discorrendo... :)

Tra le altre cose ho trovato anche il banco di un mugnaio (si chiamano ancora così??) con farine di varietà un po' dimenticate: tra queste ho acquistato quella di monococco. Non la conoscevo ancora e così mi sono documentata un po'.
(Lo so Reb, ne hai appena fatto un post anche tu, ma quando si dice la coincidenza... :)
Il monococco è un cereale vestito detto anche farro piccolo proprio perchè il chicco ricorda quest'ultimo, ma è di dimensioni minori . E' antichissimo, ma la sua coltivazione fu tralasciata per centinaia di anni per agevolare quella di altri cereali più produttivi.
Per fortuna ne furono salvate delle sementi e ora si è deciso di riscoprirlo e rivalutarlo poichè è ricchissimo di proteine e carotenoidi e decisamente povero di glutine.
Inoltre posso confermare che è anche gustoso! :)

Ne ho fatto del saporito pane con la ricetta che avevo usato per quello ai semini neri usando 250 gr di farina "0" e 250 gr di farina di monococco (ringrazio Nanni per i ragguagli in merito!)...






















...e dei cantucci un po' rivisitati...
Non vado pazza per i cantucci... non me ne vogliano i toscani, figli di una regione in cui mi trasferirei anche domani!
E' che li amo col vin santo (come è giusto che sia), ma mi dicono poco da soli.
Li ho così resi appena appena più morbidi e li ho ingolositi con gocce di cioccolato, rendendoli adatti ad una prima colazione o una merendina al volo senza il prezioso vinello...





















Ingredienti per i cantucci:
250 gr di farina di monococco
100 gr di zucchero
2 uova
100 gr di mandorle
80 gr di gocce di cioccolato
3 cucchiai di olio di semi (è questo che rende l'impasto un èo' più morbido, quindi se li preferite della consistenza tradizionale non aggiungetelo)
mezza bustina di lievito per dolci

-Tostare le mandorle, se preferite. Io le ho lasciate nature perchè mi piacciono di più.
-Unire tutti gli ingredienti in una terrina e impastare con le mani. Premetto che aggiungendo l'olio l'impasto si fa appiccicoso, ma nulla che non si possa ovviare con le mani bagnate d'acqua.
-Formare velocemente dei salamotti un po' schiacciati e infornare in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti circa.
-Sfornare, mettere su gratella e quando il biscottone non sarà più bollente taglierlo nella classica forma del cantuccio.
-Disporre con la parte dagliata in alto su una teglia rivestita di carta da forno e reinfornare per altri 10 minuti.
-Sfornare e fare raffreddare su gratella.

Ho letto con piacere il mio nome tra i finalisti del contest Cereali Integrali de il Gatto Goloso.
Se vi va di votare (non per forza per me, eh, anche se ovviamente mi farebbe un gran piacere! :) cliccate QUI


lunedì 4 ottobre 2010

BASTONCINI DI PANE
alla cipolla essiccata e sale affumicato

























Chi si ricorda l'incipit del film Amelie?
Ad Amelie piace: e giù una sequela si apparenti piccolezze che la nostra protagonista ama (come dimenticare la mano tuffata nel sacco di legumi...? A chi non piace???).
Oggi invece di Amelie ci sarà Tizi :) che elencherà profumi e sapori che ama e che non.

A Tizi piace:
- il sapore e il profumo dell'affumicato
- il sentore della noce moscata
- il gusto deciso della senape
- la setosità delle creme
- le gocce colanti sia dolci che salate
- l'aroma del pepe nero
- il prezzemolo
- la dolcezza da favola dei frutti di bosco
- la forza del cioccolato
- la scioglievole cremosità del gorgonzola
- la golosità del mou
- quando due tagliatelle fresche si attaccano insieme
- il resinato pinolo
(si potrebbe continuare all'infinito...)

A Tizi non piace:
- l'odore delle foglie del sedano
- le ostriche
- avere l'arrosto sotto il naso alla fine di un pasto
- le pietanze troppo unte
- le preparazioni fatte senza ammmore
- quando ti portano un tagliere senza spiegarti nel dettaglio vita, morte e miracoli di formaggi e salumi
- il fritto che odora di fritto
- l'odore che rimane addosso dopo una cena cinese
- l'abbinamento prosciutto crudo/cioccolato fondente


Tutto questo per dire cosa...?
Che uno degli ingredienti della ricettina di oggi ha uno di questi sapori: sa di affumicato ed è... sale.
Unito alla cipolla essiccata ha dato vita a questi gustosi bastoncini di pane.


Ho deliberatamente copiato questi grissini da il Blog della Titti.
Qui troverete la sua ricetta e sotto quella con le mie modifiche.

Ingredienti:
1 bustina di lievito di birra disidratato (6g)
1 cucchiaino di zucchero di canna
1 cucchiaino di sale fino
500 gr di farina 00
3 cucchiai di olio di oliva
1 cipolla bionda essiccata
1 manciata di sale medio affumicato

-Sciogliere il lievito e lo zucchero in 310 ml di acqua calda e lasciare riposare 10/15 minuti come da istruzioni.
-Mischiare poi tutti gli ingredienti in una terrina e amalgamare bene.
-Proseguire su spianatoia e continuare per circa un quarto d'ora finchè non si otterrà un impasto elastico e liscio.
-Lasciare lievitare in una terrina infarinata e coperta con un canovaccio umido per un'ora o più.
-Trascorso questo tempo reimpastare brevemente e dividere l'impasto in circa 24 pezzetti.
-Modellare i grissini, rotolandoli alla fine in un pizzico di sale affumicato e disporli su una teglia ricoperta di carta da forno.
-Infornare in forno preriscaldato a 230° (o come ha fatto lei in forno ventilato a 200°) per 15 minuti circa.
-Sfornare e fare raffreddare su gratella.

Gustosissssimi......
E a voi che sapori/odori piacciono o non piacciono? :)