________________________________ non cucino, gioco: something about me ________________________________

martedì 21 dicembre 2010

REGALI INCONSUETI
e auguri a tutti !!!

Che carino che è stato partecipare allo Swap Natalizio di Zebrotta...
Preparare un pacchettino per chi non conosci è una cosa strana. Divertente...
Il caso mi ha accoppiata con Stefi di dolci ma non troppo ed è stata una doppia sorpresa, perchè io non la conoscevo ancora!
Che mandare? Che spedire? L'unica è trasmettere un qualcosa di noi e farlo viaggiare ben impacchettato fino al destinatario.
Il suo pacchetto è arrivato a scaldare un gelida mattina (testimone il corriere che quando gli ho aperto mi è scappato un ***** che freddo! che lo ha fatto ridere).
Quando l'ho scartato mi sono illuminata: beeelllooooooo!!!
La ragazza è decisamente attenta alla qualità, ho pensato. Ho diversi stampi della Siliko Mart e sono davvero ottimi, i migliori a mio parere, ma uno così fiorelloso mi mancava... una vera chicca. Già la mente corre a quando avrò tempo e potrò fare qualcosa di decorato...
Per ora (DOVEVO usarlo, capitemi... :) ho preparato una semplicissima torta da prima colazione in un micro ritaglio di tempo.
Non vi do nemmeno la ricetta... era semplicissima e soprattutto velocissima... dal profumo di nocciola e il colore caldo della farina di mais.


















Questo post non vuole essere una ricetta, ma un'occasione per:
- ringraziare ancora Stefi (che mi ha fatto tanto piacere conoscere)
- ringraziare Ale/Zebra (che già conoscevo e seguivo con vivo interesse e che con questo swap ha detto molto di sè :)
- dedicare un augurio immenso di Buone Feste a tutti voi.

Sono assolutamente assente dal mio e dai vostri blog nel periodo culinariamente più ricco dell'anno e mi sto perdendo molte delle vostre delizie, ma soprattutto voi e il vostro vivere il Natale...
Mi dispiace tanto, ma non posso davvero fare altrimenti.
Con questo post vi abbaraccio tutti di cuore e posso solo sperare che dopo le feste non pubblicherete solo ricettine disintossicanti!! :D

A presto.
Tiz

giovedì 9 dicembre 2010

E' ARRIVATO IL MOMENTO DELLA...
... ✿✿✿ Torta di Roseeeee ✿✿✿  !!


























Telefonata:
- Ciao mà, come stai?
- Mah... non benissimo, ma speriamo passi...
- Che è successo??
- Ma niente... ieri son caduta nella doccia, ho battuto la testa e la schiena, poi cercando di tenermi mi sono attaccata a un gancio non ben rifinito e mi sono affettata un pezzo di dito e mi ha sanguinato tutto il giorno...
- ECCHECC....!!!!!!!! E poi?? Ma non dire niente, eh!!
- Eh, ma sai... non avevo voglia di andare al Pronto Soccorso e starci una giornata...
- Sì, vabbè, ma DILLO! Che fai l'eroina...!!

E così di diritto le spetta una fettona di questa torta, una corsa al mercato per procurare gli ingredienti per una comfort-vellutata e una mattinata ad accompagnarla a prendere tappetini antiscivolo, spesa e quant'altro...

Vi dispiace se la ricetta non la trascrivo, ma vi do direttamente la fonte??
L'avevo salvata da Il Blog della Titti da così tanto tempo... ma ora finalmente mi son sentita pronta :) per farla! Però ho seguito il procedimeto talmente alla lettera che mi pare assurdo riscriverlo qui...
Uniche mie varianti sono state:
1. 300 ml di latte anzichè 150 (tanti ne ha "chiamati" la farina).
2. Aggiungere 3 cucchiaini di polvere di lampone al burro montato, usato per farcire i rotolini.
3. La cottura: lei 1 ora io 40 minuti.
4. La marmellata per spennellarla: lei di albicocche, io di ciliegie.
Suvvia... perdonatemi questa pigrizia. Ho così poco tempo e ancora meno ne avrò nei prossimi giorni, dato che a Natale lavoro di più...
Infatti mi scuso in anticipo per tutti i vostri manicaretti che mi perderò... sigh&uff... :_(

lunedì 6 dicembre 2010

IL PROGETTO DI UNA VITA:
lo Stracciamaròni !

























Io dico: ma perchè tutti gelatai con cui ho avuto un po' di confidenza, tanto da proporre questo nuovo gusto, mi han sempre guardata con occhio sbarrato, sorriso paralizzato e gocciolina di sudore sulla fronte?
Il più loquace si è espresso in un eh..eh.. indietreggiando col panico negli occhi!
Sono anni che ci provo...
Ma mannaggia! Osare un po' no, eh? Chissà di che hanno avuto timore, poi... :)
In fondo stracciatella + marron glacè è un gusto che conquisterebbe chiunque!
Insomma... non restava che farmelo da sola.
La gelatiera però non ce l'ho e allora ho studiato un dolce al cucchiaio con le medesime caratteristiche.
Il primo tentativo l'ho fatto in onore del compleanno del babbo, un paio di settimane fa, annunciando solennemente che avevo fatto un dolce apposta per lui e che apposta per lui avevo pensato al nome.
Quando gli ho detto che si chiama Stracciamaròni mi son presa anche un bel vaffa, ma ci sta. In fondo chi più di un genitore merita questo appellativo?? :>
Questa è la seconda versione: mi è piaciuta particolarmente data la presenza del marrone lessato che lo fa assomigliare leggermente al mont blanc.
Ecco come l'ho preparato.

Ingredienti per 6 bicchierini:
300 gr di marroni lessati
150 gr di panna da montare
200 gr di marroni rotti (eh...)
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di ruhm
50 gr di cioccolato fondente tagliato al coltello
125 gr di yogurt bianco non zuccherato
1 punta di cucchiaino di polvere di vaniglia

-Lessare i marroni e passarli al passalegumi.
-Unire lo yogurt e il ruhm e mescolare bene finchè non si ottenga una crema ben amalgamata, ma abbastanza compatta.
-Unire poi il cioccolato tagliato al coltello e i marroni rotti lasciandone un poco per il top, se si desidera.
-Montare la panna con lo zucchero e la polvere di vaniglia e unirla al resto del composto mescolando piano dal basso verso l'alto per non smontarla.
-Con l'aiuto di due cucchiai riempire i bicchierini. Lo avrei fatto volentieri con la sac-a-poche, ma gli ingredienti spezzettati grossolanamente ne avrebbero ostruito il passaggio dalla bocchetta, anche se avessi usato la più larga.
-Decorare con spolveratina di cioccolato e pezzettini di marrone.

Lo yogurt dona quella nota acidula che fa sì che questo abbinamento, notoriamente molto dolce, trovi il giusto equilibrio.
Non è detto che non ne seguiranno altre versioni. Anzi... si accettano suggerimenti!

Ah! Dare la prima porzione al più stracciamaròni della tavolata è un piacere che non ha prezzo! :D

giovedì 2 dicembre 2010

VELLUTATA DI CARDI E CASTAGNE
Elogio della quotidiana imperfezione























Quante volte abbiamo scelto la stoviglia più carina per le nostre foto?
O la tovaglia più adatta... neutra, ma non anonima.
O il canovaccio rustico-chic ben stirato.
O la posata accattivante e amena.
E quante volte, comprando qualcosa di nuovo, ci siamo già immaginati come potesse stare in uno dei nostri scatti... e magari lo abbiamo anche comprato apposta.

Oggi però ho voglia di quotidianità, di imperfezione.
Voglio la presenza delle stoviglie che mi accompagnano nella vita culinaria di ogni giorno...
La vecchia ciotola sbeccata nella quale peso davvero gli ingredienti o li miscelo.
Il canovaccio con cui ogni giorno davvero mi asciugo le mani o le verdure o un piatto e che, a causa di un intruso asciugamano blu in lavatrice, ha assunto colori incupiti.
La presina fatta a mano dalla nonna che amo usare invece che conservare, macchiata di colorante alimentare di un qualche esperimento ai fornelli.
La tazzina da caffè sbeccata che mi vede alzare ogni mattina arruffata e sbadigliante e dove davvero prendo il caffè, come ora mentre scrivo.
Il mio bicchiere preferito (quello pieno:) opacizzato dai mille lavaggi.
Il cucchiaio decisamente poco affascinante che apparecchia la tavola di ogni giorno: non mi piacciono, se non a vedersi, quelli col manico colorato di plastica... li sento troppo grossi.
Il piattino sbeccatissimo dove appoggio cucchiai e palette mentre rimesto nelle pentole ai fornelli.

La foto è scattata sul balcone al freddo e col cappotto per usufruire della scarsa luce naturale di questo periodo. Nel mentre la neve cominciava a scendere.
Ho scattato di corsa per non fare raffreddare troppo la ciotola fumante che ospita la dolcezza di questa zuppa.
E il mio pranzo è avvenuto in solitaria meditazione notando come cardi e castagne ben si sposino tra loro in questo delicato equilibrio, mentre guardavo la neve cadere fuori dalle tende scostate apposta.
Ecco uno spicchio di normale e (im)perfetta quotidianità.

Ingredienti:
un cardo medio
500 gr di castagne o marroni
qualche mestolo di brodo vegetale leggerissimo
50 ml di panna
Pepe e sale qb

per il top:
un cucchiaio di ricotta
un cucchiaio di caprino fresco
una spolverata di noce moscata
una spolverata di pepe
un'idea di erba cipollina

-Lessare il cardo in pentola (non a pressione: perderà tutto il suo tipico gusto di cuore di carciofo).
-Lessare le castagne e spelarle.
-Passare entrambi gli ingredienti al passalegumi in modo che la parte fibrosa del cardo rimanga scartata.
-Preparare il brodo. Mi raccomando, leggerissimo in modo che non copra il sapore delicato dei due ingredienti principe.
-Diluire la passata di castagne e cardi mescolando continuamente su fiamma bassa, fino alla densità desiderata.
-Aggiungere la panna e fare sobbollire per qualche minuto, aggiustando di pepe e sale se necessario.
-Impiattare e disporre al centro della ciotola un cucchiaio della crema di formaggio ottenuta lavorando insieme tutti gli ingredienti per il top.
-Gustare.

Con questa ricetta partecipo al contest di Lucy, Ti cucino così... Minestre e Zuppe.