FORMAGGETTE IN RASPI DI SAMBUCO
con marmellata di sambuco, miele di sula e grani di senape
(cliccare sull'immagine per ingrandire :)
Eccolo qui il mio ultimo esperimentooo!!!
Ma quanto mi diverto??? :D
Ci avevo già provato, ma avevo solo dato vita a una strana coltura di muffe multicolori.
Stavolta no...
Ho avvolto le formaggette una per una nella carta-frigo dopo averle cosparse dei resti del sambuco usato per la marmellata e le ho lasciate in frigo due settimane.
Il sambuco giaceva in freezer in attesa che mi tornasse la voglia di metterci mano, dopo la prima e ultima esperienza avuta l'estate scorsa...
Ricordando il grandissimo potere colorante di questa impestata bacca, avevo subito pensato a usarne gli scarti per colorare qualcosa.
Son davvero soddisfatta delle sfumature che han preso le mie formaggette e non potevo non creare loro una tavola tutta nelle stesse nuances.
E come non proporla ad Ambra per il suo contest Mise en Place? :)
Lascio la ricetta della marmellata che trovo si accompagni molto bene a formaggi freschi o semistagionati.
Ingredienti:
700 gr di sambuco pulito
250 gr di miele di sula (o a piacere)
3 cucchiai di grani di senape
-Fare cuocere il sambuco a fiamma moderata finchè non si sarà un po' sfatto.
-Filtrare il succo (io lo avevo poi usato per le gelatine con l'agar).
-Passare le bacche cotte al passalegumi, mettere da parte i resti in un contenitore e raccogliere la polpa in una pentola.
-Aggiungere poi nella pentola il miele e cuocere facendo consumare fino a raggiungere la consistenza desiderata.
-Aggiungere infine i grani di senape cassonati e fare cuocere altri 10 minuti.
-Invasettare in barattoli sterilizzati (magari piccoli, max da 250 g: son più carini e versatili) chiuderli e capovolgerli. Il sottovuoto si formerà da solo.
-Fare riposare un paio di mesetti e poi servirla con formaggi semistagionati o freschi oppure semplicemente spalmata sul pane a colazione.
::::::::::::::: si aprono, si chiudono... e di tutte, questa è la più gustosa :::::::::::::::
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mercoledì 13 aprile 2011
lunedì 27 settembre 2010
BISCOTTOMOSTRILLI
e infuso di mirtilli
Con questo post vorrei ringraziare Lucy con il suo contest Ti cucino così... con i fiori, la Pompadour che ha appoggiato il progetto e che ha elargito questo graditissimo omaggio, ma soprattutto... la paffuta manina del piccolo angioletto che ha estratto il mio nome.
I biscottomostrilli farciti di composta di prugne e uva fragola sono tutti per te!!! :*
Non vedevo l'ora (ihihi... battutaccia, ma c'era anche l'orologio :) che arrivasse il pacchettino...
Appena l'ho aperto si sono sprigionati sentori di anice, di mirtillo, di liquirizia a segnalare la presenza di tre fragranze diverse con tre funzioni specifiche.
Ho scelto il mirtillo perchè col biscottomostrillo è la morte sua :)
Ingredienti per un perfetto biscottomostrillo:
250 gr di farina 00
100 gr di zucchero a velo
100 gr di burro
1 uovo
1 punta di cucchiaino di polvere di vaniglia
2 pizzichi di sale
2 o 3 formulette magiche che non ci stanno mai male
-Passare la mixer tutti gli ingredienti tranne l'uovo fino a raggiungere un composto sabbioso.
-Trasferire il tutto in una terrina, aggiungere l'uovo impastando rapidamente.
-Mettere la palla di impasto ottenuta in un pezzo di film alimentare e conservare in frigo per un'oretta.
-Stendere poi la frolla dello spesso re di max mezzo centimetro e tagliare della forma scelta.
-Disporre i biscotti su una placca rivestita di carta da forno e infornare in forno preriscaldato a 170° per 7 minuti circa.
-Estrarre e fare raffreddare su gratella.
-Una volta raffreddati accoppiarli con un cucchiaino di composta.
-Decorare con l'aiuto di una... una?? Come si chiama? Sembra una pompetta... è un oggetto apposta per la decorazione dal quale fare uscire ingredienti fluidi. Ecco: questo! Così facciamo prima...
Ingredienti per la composta:
1 kg di prugne (io ho usato le Santa Clara)
1 kg di uva fragola
100 gr di zucchero
-Sgrappolare l'uva e tagliare le prugne in una pentola capiente.
-Schiacciare la frutta con... eh... questo davvero non lo so spiegare vediamo se lo trovo...
si, eccolo: questo!
-Fare cuocere la frutta finchè non si disfi, poi togliere dal fuoco e mettere a intiepidire.
-Una volta scesa la temperatura lavica passare il tutto col passaverdura per eliminare bucce e semi.
-Aggiungere lo zucchero, rimettere su fuoco e fare raggiungere la densità desiderata.
Ma quanto è buona questa composta dallo spiccato gusto di uva fragola!!!
Ai biscottomostrilli è piaciuta un sacco...
e infuso di mirtilli
Con questo post vorrei ringraziare Lucy con il suo contest Ti cucino così... con i fiori, la Pompadour che ha appoggiato il progetto e che ha elargito questo graditissimo omaggio, ma soprattutto... la paffuta manina del piccolo angioletto che ha estratto il mio nome.
I biscottomostrilli farciti di composta di prugne e uva fragola sono tutti per te!!! :*
Non vedevo l'ora (ihihi... battutaccia, ma c'era anche l'orologio :) che arrivasse il pacchettino...
Appena l'ho aperto si sono sprigionati sentori di anice, di mirtillo, di liquirizia a segnalare la presenza di tre fragranze diverse con tre funzioni specifiche.
Ho scelto il mirtillo perchè col biscottomostrillo è la morte sua :)
Ingredienti per un perfetto biscottomostrillo:
250 gr di farina 00
100 gr di zucchero a velo
100 gr di burro
1 uovo
1 punta di cucchiaino di polvere di vaniglia
2 pizzichi di sale
2 o 3 formulette magiche che non ci stanno mai male
-Passare la mixer tutti gli ingredienti tranne l'uovo fino a raggiungere un composto sabbioso.
-Trasferire il tutto in una terrina, aggiungere l'uovo impastando rapidamente.
-Mettere la palla di impasto ottenuta in un pezzo di film alimentare e conservare in frigo per un'oretta.
-Stendere poi la frolla dello spesso re di max mezzo centimetro e tagliare della forma scelta.
-Disporre i biscotti su una placca rivestita di carta da forno e infornare in forno preriscaldato a 170° per 7 minuti circa.
-Estrarre e fare raffreddare su gratella.
-Una volta raffreddati accoppiarli con un cucchiaino di composta.
-Decorare con l'aiuto di una... una?? Come si chiama? Sembra una pompetta... è un oggetto apposta per la decorazione dal quale fare uscire ingredienti fluidi. Ecco: questo! Così facciamo prima...
Ingredienti per la composta:
1 kg di prugne (io ho usato le Santa Clara)
1 kg di uva fragola
100 gr di zucchero
-Sgrappolare l'uva e tagliare le prugne in una pentola capiente.
-Schiacciare la frutta con... eh... questo davvero non lo so spiegare vediamo se lo trovo...
si, eccolo: questo!
-Fare cuocere la frutta finchè non si disfi, poi togliere dal fuoco e mettere a intiepidire.
-Una volta scesa la temperatura lavica passare il tutto col passaverdura per eliminare bucce e semi.
-Aggiungere lo zucchero, rimettere su fuoco e fare raggiungere la densità desiderata.
Ma quanto è buona questa composta dallo spiccato gusto di uva fragola!!!
Ai biscottomostrilli è piaciuta un sacco...
lunedì 6 settembre 2010
MARMELLATA SAMBUCO E LAVANDA
I miei primi laboriosi vasetti
(Siccome sono trooooppo avanti... ho messo sulle etichette la data di Ottobre!!
E vabbè, ormai le avevo incollate tutte... :)
Quando ho cominciato a pulire il sambuco per la marmellata mi son detta: MAI PIU'!
La raccolta era stata divertente... il mio amico Bruno aveva scovato un posto semi-incontaminato e piuttosto suggestivo dove questo prolifera insieme ad altri frutti come prugnette selvatiche, more e fichi (che stiamo tenendo d'occhio ancora adesso in attesa di maturazione... :).
Il tutto era stato condito da merendona sul prato a base di torta salata, torta dolce e birra corsa.
Raccogliendo le coloranti bacche però ci siam fatti prendere un po' la mano e ne abbiamo riempite un paio di buste. Ad occhio abbiamo stimato che dovessero essere 2 o 3 chili...
Arrivata a casa ne ho svuotato il contenuto in una cassettina per cominciare a mondarlo ed era STRACOLMA...
Ed io sconsolata.
Il lavoro è stato lunghissimo...
Abbiamo (eh sì... ho coinvolto anche il felicissssimo hommo) cominciato verso le 21 e, sgrappolando sgrappolando, abbiamo fatto mezzanotte.
Sgrappolare il sambuco è roba da delirio... bisogna innazitutto indossare i guanti in lattice perchè macchia da morire e poi, delicatamente, si devono far cadere le bacche nell'acqua perchè si lavino.
Per quanto ci si impegni è difficilissimo eliminare ogni rametto, come anche è difficile recuperare le bacche dall'acqua per ripetere il lavaggio e infine ri-recuperarle per metterle in un recipiente per riporle.
Inoltre è pressoché impossibile non lasciarsi sfuggire questi minuscoli pallini che rotoleranno per terra e, inevitabilmente calpestati, contribuiranno a creare sul pavimento un trendissimo motivo a pois (che farà pandant con quello su piastrelle e mobili intorno all'area di manovra).
Il lavandino è rimasto blu per qualche giorno, senza parlare del pentolone smaltato dove l'ho riposto.
Pesando poi il frutto delle nostre fatiche abbiamo potuto notare che sia Bruno che io abbiamo parecchio occhio in fatto di quantità... altro che 2 o 3 chili... erano 6!!!
L'ho insacchettato e riposto in freezer. La mondatura era stata piuttosto snervante e nell'immediato non volevo sentire parlare di farne marmellata! Anche perchè il procedimento è piuttosto lungo...
Ma domenica ne ho preso la metà, qualche rametto di lavanda e...
Ingredienti:
3 kg di sambuco pulito
1 kg di mele (per la pectina)
700 gr di zucchero
1 cucchiaio di fiori di lavanda
-Tagliare le mele a pezzetti non troppo grandi senza privarle del torsolo e della buccia che contribuiranno a fornire la pectina. Tanto il composto verrà poi passato.
-Cuocere sambuco e pomi in un pentola capiente finchè la mela non risulterà morbida e tenderà a disfarsi.
-Togliere dal fuoco e lasciar raffreddare.
-Pazientemente passare la frutta cotta ormai fredda eliminando pian piano bucce e semi.
-Rimettere sul fuoco la purea ottenuta (ormai 2,5 kg circa) e aggiungere lo zucchero.
-Fare cuocere finchè non si raggiunga la densità desiderata o regolarsi con la prova piattino (ovvero mettere un cucchiaino di composta su un piattino freddo di freezer: se la marmellata non scivola via liquida, ma rimane piuttosto densa colando piano, è pronta).
-Spegnere il fuoco e aggiungere la lavanda mescolando bene.
-Invasettare a caldo in barattoli precedentemente sterilizzati (fatti bollire 5 min in un pentolone colmo d'acqua).
-Chiudere e capovolgere finchè non saranno freddi. Il sottovuoto si formerà da solo.
La laboriosità del processo è ripagata da una composta delicata che a mio avviso non bisogna coprire troppo con altri sapori o troppo zucchero.
D'ora in poi, però, se vedrò un vasetto di marmellata di sambuco da 100ml a meno di 10 euro non lo comprerò: di sicuro non è sambuco!! :D
I miei primi laboriosi vasetti
(Siccome sono trooooppo avanti... ho messo sulle etichette la data di Ottobre!!
E vabbè, ormai le avevo incollate tutte... :)
Quando ho cominciato a pulire il sambuco per la marmellata mi son detta: MAI PIU'!
La raccolta era stata divertente... il mio amico Bruno aveva scovato un posto semi-incontaminato e piuttosto suggestivo dove questo prolifera insieme ad altri frutti come prugnette selvatiche, more e fichi (che stiamo tenendo d'occhio ancora adesso in attesa di maturazione... :).
Il tutto era stato condito da merendona sul prato a base di torta salata, torta dolce e birra corsa.
Raccogliendo le coloranti bacche però ci siam fatti prendere un po' la mano e ne abbiamo riempite un paio di buste. Ad occhio abbiamo stimato che dovessero essere 2 o 3 chili...
Arrivata a casa ne ho svuotato il contenuto in una cassettina per cominciare a mondarlo ed era STRACOLMA...
Ed io sconsolata.
Il lavoro è stato lunghissimo...
Abbiamo (eh sì... ho coinvolto anche il felicissssimo hommo) cominciato verso le 21 e, sgrappolando sgrappolando, abbiamo fatto mezzanotte.
Sgrappolare il sambuco è roba da delirio... bisogna innazitutto indossare i guanti in lattice perchè macchia da morire e poi, delicatamente, si devono far cadere le bacche nell'acqua perchè si lavino.
Per quanto ci si impegni è difficilissimo eliminare ogni rametto, come anche è difficile recuperare le bacche dall'acqua per ripetere il lavaggio e infine ri-recuperarle per metterle in un recipiente per riporle.
Inoltre è pressoché impossibile non lasciarsi sfuggire questi minuscoli pallini che rotoleranno per terra e, inevitabilmente calpestati, contribuiranno a creare sul pavimento un trendissimo motivo a pois (che farà pandant con quello su piastrelle e mobili intorno all'area di manovra).
Il lavandino è rimasto blu per qualche giorno, senza parlare del pentolone smaltato dove l'ho riposto.
Pesando poi il frutto delle nostre fatiche abbiamo potuto notare che sia Bruno che io abbiamo parecchio occhio in fatto di quantità... altro che 2 o 3 chili... erano 6!!!
L'ho insacchettato e riposto in freezer. La mondatura era stata piuttosto snervante e nell'immediato non volevo sentire parlare di farne marmellata! Anche perchè il procedimento è piuttosto lungo...
Ma domenica ne ho preso la metà, qualche rametto di lavanda e...
Ingredienti:
3 kg di sambuco pulito
1 kg di mele (per la pectina)
700 gr di zucchero
1 cucchiaio di fiori di lavanda
-Tagliare le mele a pezzetti non troppo grandi senza privarle del torsolo e della buccia che contribuiranno a fornire la pectina. Tanto il composto verrà poi passato.
-Cuocere sambuco e pomi in un pentola capiente finchè la mela non risulterà morbida e tenderà a disfarsi.
-Togliere dal fuoco e lasciar raffreddare.
-Pazientemente passare la frutta cotta ormai fredda eliminando pian piano bucce e semi.
-Rimettere sul fuoco la purea ottenuta (ormai 2,5 kg circa) e aggiungere lo zucchero.
-Fare cuocere finchè non si raggiunga la densità desiderata o regolarsi con la prova piattino (ovvero mettere un cucchiaino di composta su un piattino freddo di freezer: se la marmellata non scivola via liquida, ma rimane piuttosto densa colando piano, è pronta).
-Spegnere il fuoco e aggiungere la lavanda mescolando bene.
-Invasettare a caldo in barattoli precedentemente sterilizzati (fatti bollire 5 min in un pentolone colmo d'acqua).
-Chiudere e capovolgere finchè non saranno freddi. Il sottovuoto si formerà da solo.
La laboriosità del processo è ripagata da una composta delicata che a mio avviso non bisogna coprire troppo con altri sapori o troppo zucchero.
D'ora in poi, però, se vedrò un vasetto di marmellata di sambuco da 100ml a meno di 10 euro non lo comprerò: di sicuro non è sambuco!! :D
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