________________________________ non cucino, gioco: something about me ________________________________

lunedì 29 novembre 2010

PANE AL LATTE DI COCCO
Un fuoriprogramma



















Io proprio non riesco a programmare...
Le cose perdono di enfasi e spontaneità, così in cucina come nella vita.
Anche con gli amici son quella che telefona mezz'ora prima per sapere se son liberi perchè mi va di fare una cosa proprio in quel preciso momento (ovvio che è difficilino che proprio in quell'istante il poveraccio in questione abbia la disponibilità che mi gira in quell'attimo...).
L'idea -per esempio- di salvare una ricetta, comprare il necessario e poi farla pari pari mi sfiora, eh...
Ma non mi capita.
Non ce la faccio.
O ho già tutto in casa quando arriva l'ispirazione o nisba...
La cucina per me è un affare di pancia. Uno scoppio (più o meno) creativo impellente e irrazionale. Rimandare fa perdere indubbiamente e irrimediabilmente l'onda.
Per questo, credo, mi diverte assemblare gli ingredienti che ho, più che creare il piatto da zero in modo sistematico.

Che importa se per la ricetta della splendida Treccia al Latte di Milla non avevo più farina 0, ma solo integrale, non avevo burro se non quello salato e non avevo latte se non quello di cocco comprato tempo fa?? :)
Avevo voglia di impastarla in quel preciso momento e così doveva essere. Inutile pensare al fatto che avrei potuto aspettare l'indomani e andare a fare la spesa. L'indomani non l'avrei più fatta, lo so.
E meno male che esiste il lievito di birra disidratato che ben si sposa a queste voglie improvvise di mettere le mani in pasta...

Ingredienti (le mie varianti sono quelle tra parentesi):
550 gr di farina 0 (farina integrale)
300 gr di latte parzialmente scremato (latte di cocco)
50 gr di burro (salato)
20 gr di lievito di birra (8 gr di quelle disidratato)
60 gr di zucchero
1 pizzico di sale

per decorare:
granella di zucchero
1 tuorlo d'uovo

-Fare rinvenire il lievito di birra disidratato nel latte di cocco intiepidito unito a un cucchiaino di zucchero. Ci mette più tempo che in acqua... infatti credevo di aver già toppato alla partenza...
-In una terrina (o su spianatoia) fare il buco in mezzo alla farina e aggiungere lo zucchero.
-Versare poi il latte con il lievito e incorporandolo poco alla volta con l'aiuto di una forchetta.
-Aggiungere poi il burro fuso e freddo e sale e lavorare su spianatoia per 10/15 minuti fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo.
-Trasferire l'impasto in una terrina infarinata e lasciare lievitare fino al raddoppio. Io l'ho lasciato per due ore vicino al termosifone.
-Una volta lievitato io (invece della treccia) ho proceduto a formare il pane tagliando l'impasto in nove palline che ho poi riposto in una teglia rivestita di carta da forno a distanza di mezzo cm l'una dall'altra.
-Ho lasciato lievitare per mezz'oretta finchè le palline non si sono unite (la mia teglia era troppo larga, ma con una delle dimensioni giuste le palline rimangono più alte dopo la cottura).
-Spennellare con il tuorlo d'uovo diluito in un cucchiaio di acqua tiepida e aggiungere la granella di zucchero.
-Infornare in forno preriscaldato a 180° (io ce l'ho statico) e infornare per 30 minuti circa o fino a doratura.

Ne è uscito un pane dalla dolcezza leggera, curiosa e indecifrabile, che si è sposato ottimamente con i formaggi saporiti come fontina e pecorino mezzano e, come dolcetto, al cioccolato gianduja. Che dire... esperimento riuscito :)

Ora non è che io viva alla selvaggia, eh! Certe cose van programmate per forza (come rifare a dovere quella bellissima treccia come da ricetta originale!!), ma per quelle per cui possiamo evitarlo, non chiedetemelo! :D

giovedì 25 novembre 2010

SMENTITA UFFICIALE
e meringhette


















Dunque... innanzitutto una smentita ufficiale.
O meglio, un chiarimento in onor del vero.
Ringrazio tutti per avermi creduto wonderwoman, ma le ricette precedenti non le ho fatte con una mano sola :)
Erano (come specifico nel fondo del post) piatti della settimana prima, che non sapevo se postare o meno perchè mi sembravano troppo basic... ma addicendosi alla perfezione, data la loro semplicità, alla mia condizione del momento, ho deciso di collegare le due cose declamando che erano ricette che si sarebbero potute fare con una mano sola...
Eh, lo so... vi ho confusi alla grande.
Ad ogni modo ora il polso è ok e ieri l'ho messo alla prova impastando un pane speciale che posterò prossimamente...

Ma che c'entra tutto ciò con queste meringhette??
Ma nulla!
E dov'è la ricetta??
Ma da Silvia!
Oggi sono ospite della sua Ghirlanda di Popcorn, dove ho postato questa ricetta semplicissima, ma con un ingrediente d'eccezione... :)
Quale?
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mercoledì 17 novembre 2010

I CASTAGNACCI
talmente semplici da farli con una mano sola!

Niente da fare... non riesco a cucinare. Anche pelare una carota diventa difficile.
Non posso fare nulla, nemmeno lavare i piatti (che disdetta... :).
E io che avevo in mente una vellutata speciale... un po' laboriosa, ma...
Mannaggia a sto polso! Tendinite? Nefrite? Sfighite??
Anche digitare sulla tastiera comporta le sue difficoltà. Mentre la sinistra è arzilla e recettiva, la destra presenta un dito legnoso (che tengo dritto per comodità, caso mai servissa a qualcosa, chessò... grattarmi, indicare, digitare..) che sbuca dalla mummificante fasciatura home-made fatta per tenere il polso immobile.
E stasera a lavoro come faccio?? Mah... mi doperò con qualche antinfiammatorio...
Per fortuna sono ambidestra e quindi, dove ne serve una sola, arriva la sorella a dare una mano (dare una mano?? vabbè...), ma dove ne servono due entra in gioco di tutto: avambracci, spalle, petto, ginocchia, denti, lingua...
Uhm... certo non è un bel vedere.
Un conto è a casa quando per trasportare dei bicchieri a tavola ci metto dentro tutto il mento (tanto siamo l'hommo e io), ma un conto è a lavoro...
Il dito per indicare qualcosa ai clienti già ce l'ho, come ho detto... ma per il resto dovrò pensare a qualcosa...
Per ora guardo la sinistra. Le parlo, la ringrazio... la rivaluto. Son grata di poterle usare entrambe (solo il cono gelato non riesco a mangiarlo con lei: rischio, per difficoltà di coordinazione, di ficcarmelo in un occhio prima di trovare la strada giusta).
La mia mano sinistra è quella che disegna. Scriveva anche quando ero piccola, ma al contrario. Fino a quando qualcuno (la nonna) non mi suggerì di provare a usare l'altra. E così è ancora: scrivo con la destra, disegno con la sinistra e quando scrivo con la sinistra scrivo al contrario. E in bellisisma calligrafia, eh! Chissà che significa e che comporta...
Sarà per quello che non ho senso dell'orientamento?? Mah!
Anche Leonardo scriveva al contrario, ma lui era un genio! :D
Per fortuna avevo queste foto fatte la settimana scorsa. Non sapevo se postare o meno queste ricette, data la loro disarmante semplicità. Ma capita a fagiolo, direi... le si possono fare anche con una mano sola!




Castagnaccio alla toscana
























Ingredienti:
250 gr di farina di castagne di ottima qualità
dai 350 ai 500 ml di acqua a seconda di quanta ne chiama la farina
50 gr di gherigli di noce tritati grossolanamente
50 gr di pinoli
50 gr di uvetta (io non l'ho messa che all'hommo non piace)
1 rametto di rosmarino
4 cucchiai di olio evo
1 pizzico di sale

-Setacciare la farina in una terrina, aggiungere il sale e poi, un po' alla volta, l'acqua mescolando con l'aiuto di una frusta. Qui regolatevi ad occhio. La consistenza deve diventare tipo una pastella nè troppo densa nè troppo fluida.
-Aggiungere poi tutti gli ingredienti (tranne l'olio) lasciandone da parte un pochino da mettere poi sulla superficie.
-Ungere la teglia con 2 dei cucchiai d'olio (io ne ho usata una di cm 28 x 22) e versarvi la pastella. Non deve essere troppo spessa sennò non cuocerà bene. 1,5 cm andra benissimo.
-Cospargere la superficie con il restante olio e con gli ingredienti laciati appositamente da parte.
-Infornare in forno preriscaldato a 200° per 30 minuti o finchè non si formeranno sopra le tipiche crepe.

Ammetto che non mi ha soddisfatta. E' per quello che nella foto lo vedete cosparso di pancetta a dadini e formaggio filante. Il gusto non mi aveva conquistata e ho sentito la necessità di farcirlo e allora la farina di castagne, unita a questi ingredienti saporiti, ha assunto tonalità decisamente interessanti. Da rifare...
Non contenta però ho fatto anche la versione dolce. Forse qui in Piemonte è più famosa di quella sopracitata. Però gli ingredienti li ho messi totalmente a mio gusto! :>


Castagnaccio dolce




















Ingredienti:
250 gr di farina di castagne
500 ml di latte
50 gr di zucchero
2 cucchiai di ruhm
50 gr di cioccolato tagliato al coltello
50 gr di gherigli di noce tritate grossolanamente
50 gr di pinoli
1 pizzico di sale
qualche fiocchetto di burro

-Procedere nello stesso identico modo sopra indicato usando qualche fiocco di burro per ungere un po' la teglia e per idratare la superficie del castagnaccio prima di infornarlo.

Era ottimo! :d

sabato 13 novembre 2010

SWEET MOMENTS, ORE LIETE
Il mio personale assortimento

















(cliccare sull'immagine per ingrandire... :)

Vi ricordate quelle belle confezioni di latta che contenevano prelibati pasticcini secchi?
Ore liete, si chiamavano...
Deliziosi biscottini assortiti, uno diverso dall'altro...
Quando ho visto il contest di Ambra dedicato ai nostri Sweet Moments, mi sono venuti in mente subito.
Non è il classico dolce a cui non rinuncerei mai a fine pasto (nei confronti di quelli cremosi ho maggiore golosità, lo ammetto) ma la varietà in questione - ricordo - non lasciava mai deluso nessuno quando la si portava a tavola.
E dietro ad ogni scatola c'era la foto di ogni pasticcino con una piccola legenda che ingolosiva ancor di più chi si apprestava all'assaggio (cosa che ho voluto riprodurre anche io con la mia, di foto :).

In famiglia ho ed ho avuto ottimi cuochi casalinghi, ma nessuno ferrato sui dolci (almeno quando ero bambina) così quando a mia nonna qualcuno faceva dono di una di queste scatole pingui di friabili pasticcini, lei li centellinava come cose preziose.
Col disappunto della nipotina che ne avrebbe voluto assaggiarne perlomeno uno per tipo!
I suoi gesti li ricordo. Tirava fuori dalla credenza con l'anta appena cigolante questo parallelepipedo di latta maneggiandolo con lieve solennità... lo apriva lentamente... ne guardava il contenuto come a gustarlo prima con gli occhi... e ne sceglieva uno.
Avendo io ormai capito l'antifona sapendo che più di un paio non me ne sarebbero toccati, facevo attenzione a scegliere più che bene i miei... e la mia preferenza cadeva sempre sui wafer e su quelli particolarmente cioccolatosi.
Li mangiavamo in silenzio e poi, con la stessa cura, la scatola si richiudeva sotto gli occhi un po' delusi della pargola (io) che ne seguiva con lo sguardo il rientro alla credenza.

Ho voluto ricreare quello Sweet Moment con uno mio personale assortimento. Chissà che faccia farebbe la Nonna, se lo vedesse. Fatto da me!

(premetto che ho dimezzato tutte le dosi che darò, facendo così non più di una teglia per tipo)

Ingredienti per I FRIABILI di frolla montata:
250 gr di farina 00
170 gr di burro
100 gr di zucchero a velo
1 uovo + 1 tuorlo
1 pizzico di sale
1 pizzico di polvere di vaniglia o quel che preferite

per la decorazione:
mandorle pelate o cioccolato fondente.

-Gli ingredienti devono essere tassativamente a temperatura ambiente.
-Procedere montando il burro morbido e la vaniglia con una frusta elettrica.
-Quando sarà cremoso aggiungere lo zucchero e montare per diversi minuti finchè il composto non sarà diventato spumoso.
-Incorporare poi un uovo alla volta aspettando che il primo sia ben amalgamata prima di aggiungere il secondo tuorlo e continuare con la frusta finchè il tutto non diventi una bella crema liscia.
-Aggiungere il sale e mescolare ancora un po'.
-Per incorporare la farina a pioggia, invece, si adopererà un spatola per evitare che il burro si smonti.
-Con il composto ottentuo riempire la sac-a-poche con una bocchetta non troppo stretta e procedere a formare i biscotti della forma desiderata su una placca rivestita di carta da forno.
-Inserire la mandorla premendo un poco.
-Lasciare riposare in frigo per una mezz'ora e poi infornare a forno preriscaldato a 180° per 10/15 minuti facendo attenzione a non farli colorire troppo.
-Fare raffreddare su gratella e procedere con la decorazione di quelli al cioccolato facendolo colare sui biscotti dopo averlo sciolto a bagnomaria.

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Ingredienti per le FROLLE CON MARMELLATA:
vedere qui e sostituire il cioccolato con marmellata a piacere.

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Ingredienti per le FROLLE AL CACAO CON PISTACCHI:
vedere qui e sostituire il cioccolato alla nocciola con quello bianco e la granella di nocciola con quella di pistacchi.

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Ingredienti per i CIOCCO COCCO:
150 gr di farina 00
100 gr di cocco grattugiato
125 gr di burro salato
100 gr di zucchero
1 tuorlo
gocce di cioccolato qb

-Passare al mixer il burro freddo, il cocco e la farina e azionare fino ad ottenere un composto sabbioso.
-Trasferire il tutto in una terrina, aggiungere l'uovo e il cioccolato e impastare con le mani fino ad amalgamare tutti gli ingredienti.
-Formare con il panetto ottenuto un salamotto del diametro di 4 cm circa, avvolgerlo nella pellicola e farlo riposare in frigo per mezz'ora. Un passaggio di 10 minuti in freezer facliterà il taglio.
-Tagliare poi la frolla in tanti dischi dello spessore di circa 1,5 cm e riporli su placca rivestita da carta da forno.
-Infornare in forno preriscaldato a 180° per 15 min circa o fino a doratura.
-Fare raffreddare su gratella.

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Ingredienti per i BRUTTI E BUONI:
200 gr di farina di nocciole di ottima qualità
4 albumi
150 gr di zucchero.

-Montare gli albumi a neve fermissima con l'aiuto di qualche goccia di limone.
-Incorporare poi il mix di zucchero e farina di nocciola con una spatola, mescolando dal basso berso l'alto per non smontare il composto.
-Mettere il composto in sac-a-poche e dare la forma come fossero meringhe su una placca rivestita di carta da forno. Oppure più semplicemente con l'aiuto di un cucchiaio (tanto che vengano brutti è già nei conti :).
-Infornare in forno preriscaldato a 140° per 30 min circa. Se faranno fatica a staccarsi dalla carta è tutto normale. Magari attendete quelche minuto e iutatevi con una paletta sottile.

Ecco terminato il mio assortimento.
Certo, li avrei voluti belli e perfetti come quelli di cui vi ho parlato, ma... la mano della nipote è ancora un po' incerta. Tuttavia un sano aspetto rustico forse non è poi così male...
Ah! Conservare in scatola... di latta, ovviamente! :)


mercoledì 10 novembre 2010

FINOCCHI E PATATE... VIOLA
Due ingredienti perfetti. Non è vero, Mr. B?


















Quando mi è stata segnalata l'iniziativa mi son detta: massì... ne ha sparata un'altra delle sue... ed ero dell'idea di ignorarlo come si fa con il compagno di classe demenziale che non fa ridere nessuno.
Ma il problema è che non è il nostro compagno di classe, bensì (che lo dico affà) il Presidente del Consiglio, accidenti!
Quando lo capirà che quel che dice ha un peso e deve costituire un esempio? Che non può far battute come un ragazzino senza pensieri? Che siamo stufi delle figuracce che l'Italia fa davanti al mondo?
Questa è solo l'ultima delle sue uscite simpatiche... inoltre -diciamocelo- le cose (più) gravi sono altre... ma l'iniziativa è divertente e consente di aprire il food-blogger-world al tema con una goliardìa elegante, coesa e ben argomentata.
Ma il nostro Mr. B è un uomo di spirito (no?) e non se la prenderà...
Ecco dunque la ricetta della mia passata di finocchi e patate viola.


Ingredienti:
4 finocchi
5 o 6 patate viola
1 cipolla piccola
50 ml di panna
pepe nero qb
sale qb
noce moscata qb
semi di finocchio
una spolverata di parmigiano


-Lessare i finocchi o cuocerli in pentola a pressione.
-Lessare le patate.
-Lessare la cipolla, tutto separatamente.
-Passare infine il tutto con il passalegumi, aggiungere la panna, allungare con l'acqua di cottura di finocchi e cipolla, unire il sale e le spezie e portare ad ebollizione girando con una frusta.
- Una volta pronto spolverare con semi di finocchio (tanto per esagerare :), di pepe, di parmigiano e servire.


Il risultato è una passata delicata che avrei voluto poter definire vellutata, ma la patata viola ha una consistenza molto particolare (compatta e asciutta) e ben poco si presta a conferire caratteristiche di cremosità.
Inoltre ho preferito non usare insaporitori naturali o non per non comprometterne la delicatezza e poterla assaporare nel modo più naturale possibile.
Come? Forse un po' troppo... viola?
Naaaaaaaaaa! :)

Buon appetito, Mr.B!

sabato 6 novembre 2010

BARRETTE AI CEREALI HOME-MADE?
Jè possibboli...





















Ultimamente mi sto trovando sempre più spesso all'ora del pasto con un bel buco nello stomaco e poco tempo per riempirlo...
Mi sono così dotata di barrette proteiche comprate al super da tenere in borsa e addentare alla necessità.
Ma che dire... oRènde!
Quelle per gli sportivi sono un connubio di segature varie aromatizzate, quando va bene, al cacao. Quelle tipo merendina hanno un gusto talmente standardizzato da mettermi tristezza a ogni morso. Senza contare quelle vitaminizzate che sprigionano tali sentori di vitamina B che rovinano irrimediabilmente ogni buon tentativo di proporre uno snack buono oltre che salutare (non so se avete presente l'odore della vitamina B...).
Insomma... se già un pasto deve essere mortificato ingurgitandolo in un attimo... che sia almeno un attimo di goduria!

Spulciando qua e là ho intravisto più d'una ricettina per fare da sè le barrette energetiche (eh si... a legger gli ingredienti si può davvero parlare di ENERGIA PURA! :).
Così ieri ho essiccato un paio di mele e... ecco la mia versione...


Presto sarà seguita da un'altra più cioccolatosa, magari con mandorle o nocciole e riso soffiato... :)
Tral'altro si preparano in un attimo e le varianti sono infinite.

Ingredienti per una dozzina di barrette:
150 g di fiocchi d'avena
100 g di fiocchi di mais
2 mele disidratate tagliate a pezzi
2 cucchiai di uvetta
2 cucchiai di zenzero candito
2 cucchiai di semi di girasole
2 cucchiai di sesamo nero
1 cucchiaino di di cardamomo in polvere
1 cucchiaino di semi di cumino
100 gr di miele alla nocciola (o miele semplice)
50 gr di zucchero di canna
100 gr di burro
2 cucchiai di ruhm
2 pizzichi di sale

-Mescolare in una terrina tutti gli ingredienti secchi e il sale.
-Mettere in un pentolino dal fondo alto il burro, il miele, lo zucchero e il ruhm e fare raggiungere dolcemente lo stadio di ebollizione mantenendolo per alcuni minuti.
-Quando è bello liquido e bollente versarlo nella terrina con tutti gli altri ingredienti e mescolare benissimo.
-Mettere poi il composto ottenuto in una teglia abbastanza larga ricoperta di carta da forno (magari inumidita per far prendere meglio la forma del recipiente) e pressare molto bene il tutto, prima con l'aito di un cucchiaio e poi facendovi rotolare sopra un bicchiere tipo mattarello.
-Fare raffreddare bene e tagliarne barrette della grandezza desiderata con un coltello affilato.
-Se vi piacciono morbide lasciatele così, sennò un passaggio di 10/15 minuti in forno preriscaldato a 180° le renderà più croccanti.
-Conservare poi in scatola di latta e se vorrete tenerle con voi consiglio di avvolgerle in carta da forno creando dei deliziosi pacchettini, magari fermati con del cordino :)